AREE A RISCHIO ARCHEOLOGICO

Si fa presente e si rende noto che l’art. 150 bis delle N.T.A. del Piano Operativo Comunale, ha prescritto per taluni interventi ricadenti appunto in dette aree l’obbligo dell’inoltro della Comunicazione di preavviso alla competente Soprintendenza, secondo il seguente ambito di cogenza:
interventi edilizi ricadenti nelle aree con rischio archeologico, (così come cartografate nelle TAV. n. 11.1, 11.2 e 11.3 del vigente Piano Operativo), che siano effettuati:
a) su suoli inedificati e che prevedono scavi o movimentazioni di terreno eccedenti i cm. 50 dal piano di campagna su superfici superiori ai 2 mq;
b) in contesti già edificati che comportino scavi a quote diverse da quelle già impegnate dai manufatti esistenti.

Il Comune di Prato, Servizio Governo del Territorio, in accordo con la Soprintendenza archeologica, ha stato predisposto un apposito modello di comunicazione (pdf editabile) all’interno del quale sono anche precisate le varie modalità di inoltro, le tempistiche e gli allegati da produrre. Il modello che si anticipa in allegato alla presente è direttamente scaricabile dalle pagine web del sito del SUeAP del Comune di Prato, pagine riferite agli atti abilitativi:
http://www2.comune.prato.it/comefareper/ambiente-casa/edilizia/abilitazioni/archivio7_92_509_214_8.html

Si precisa che lo specifico ambito di cogenza è tarato sulla natura degli interventi, quindi gli stessi possono andare da semplici interventi di edilizia libera sino ad interventi assoggettati a Permesso di Costruire.

Si rammenta inoltre di non confondere le aree di rischio archeologico con le aree con vincolo archeologico conclamato o per legge derivante dal Dlgs. n. 42/04, che hanno altro e specifico procedimento autorizzativo.